Intro
Sebbene le challenge offerte da Savius siano uno strumento utile per gli aspiranti trader professionisti per limitare il rischio legato alla potenziale erosione del proprio capitale, non è un mistero che la maggior parte delle persone che decidano di acquistare una challenge non riescano ad andare oltre la prima fase. Ed il setaccio si restringe ulteriormente se si considerano soltanto coloro che riescono ad arrivare al primo profit split.
Quali sono i tratti distintivi che separano quei trader che riescono ad ottenere un account finanziato -ed a mantenerlo nel corso del tempo- da quelli non profittevoli?
Effetto gratta e vinci
L’errore principale da evitare nel corso di qualsiasi challenge è affrontare la sfida con leggerezza, come se si trattasse di un gratta e vinci.
“Male che vada ho perso solo il costo della challenge, se invece mi va bene ho soldi in più da poter puntare.”
La maggior parte dei trader neofiti faticano a gestire il rischio con i propri soldi. Quando viene a determinarsi ulteriore distacco dalle conseguenze relative ad un trade perdente, vi è la tendenza nel minimizzare la gravità della situazione.
Ciò può portare ad un ciclo perpetuo di tentativi, nella speranza di ottenere un conto finanziato grazie ad una serie di trade fortunati, non retti da un sistema che sia dotato di un vantaggio statistico.
I mercati sono contesti competitivi in cui ad ogni compratore corrisponde un venditore. Non esiste trade senza la controparte.
Come in ogni contesto competitivo -si pensi allo sport- un colpo di fortuna può fare la differenza per un singolo set, ma non può costruire una carriera di successo.
Il processo del trader vincente
Uno dei fattori più importanti che distingue la maggioranza dei prop trader che riescono ad ottenere un conto finanziato -ed a mantenerlo- è il focus su un processo sistematico, fondato sui seguenti fattori:
Comprensione del contesto
Nessuno sa cosa accadrà nel futuro. Coloro che basano i propri trade su dei chiari setup operativi, validati da un vantaggio statistico, hanno maggiori possibilità di superare gli step.
Non esistono tuttavia setup operativi che siano adatti in qualunque contesto. Un mercato sbilanciato, in fase di trend, è un contesto radicalmente diverso rispetto ad un mercato bilanciato, con il prezzo che oscilla in un determinato range.
Un setup operativo che restituisca buoni risultati in fase di trend molto probabilmente tenderà a non rispondere bene in un mercato bilanciato e viceversa.
Conoscenza dello strumento
Pensare di prendere un setup operativo qualsiasi ed applicarlo su una vasta gamma di mercati, aspettandosi sempre lo stesso risultato è semplicemente irrealistico.
Ogni mercato ha le proprie peculiarità. CFD; Futures; Crypto. Diversi tick size, commissioni, reazioni a diversi tipi di news, orario relativo all’attività di picco.
I trader di successo selezionano e studiano con cura i propri strumenti; collezionano statistiche relative ai propri setup operativi e sanno quando è il caso di evitare di entrare a mercato.
Esecuzione meccanica
“Colui che non riesce a pianificare sta progettando di fallire”, diceva Winston Churchill.
Entrare a sentimento, magari guidati da una vaga analisi di fondo, non equivale ad avere un chiaro setup operativo con delle regole meccaniche legate all’esecuzione.
La maggior parte dei trader di successo -anche discrezionali- esegue i propri trade in maniera sistematica, rispettando un ruleset piuttosto rigido.
Sapere se e dove mettere lo Stop Loss ed il Take Profit dovrebbe essere un processo di pochi secondi perché pianificato in anticipo.
Gestione del rischio
Calcolare in anticipo la size; pianificare un drawdown massimo giornaliero coerente con le statistiche relative alla propria strategia; sapere su quale profilo Risk:Reward puntare sono elementi critici del trader di successo.
Esistono trader profittevoli che tradano senza Stop Loss preventivo in canna, ma sono comunque supportati da un ruleset rigido e dotati di una disciplina ferrea.

Esempio di cattiva gestione del rischio.
Costruzione progressiva
Forse il lato distintivo più importante: la consapevolezza che i propri setup operativi siano retti da un vantaggio statistico e che quindi la profittabilità del sistema derivi dall’operatività cumulativa, mattoncino dopo mattoncino. Non da un paio di grandi trade fortunati.

Esempio di buona crescita organica.
Conclusione
Il trading è un’attività competitiva, difficile e con una bassa barriera d’ingresso.
Pressoché chiunque può aprire un conto su un broker CFD o un exchange crypto, attratto da facili guadagni. Ciò che i gambler non realizzano, però, è che Il contesto di mercato possa cambiare improvvisamente. Una strategia può smettere di funzionare; un evento “black swan” può capitare in qualsiasi momento.
Anche i trader più navigati e dotati di un processo sistematico possono subire i contraccolpi che derivano da tali situazioni.
La differenza tra il trader professionista ed il gambler è che il primo ha gli strumenti per sopravvivere durante i tempi difficili e fare cassa durante le fasi di prosperità. Il secondo invece ha sempre l’opportunità di azzerare il proprio conto personale o di fallire challenge dopo challenge.
Sei un trader neofita e vorresti acquisire un toolset di conoscenze appropriate per affrontare le challenge Savius? Controlla i percorsi educativi offerti dal nostro partner Chinooky!